Consiglio letterario..."La Lalla"


E' da quando sono bambina che adoro leggere. Ricordo ancora che, di ritorno da una ripetizione di matematica, materia che ho sempre odiato, passando davanti ad un'edicola una copertina molto bella catturò la mia attenzione.

Mia madre, in merito, era molto scettica in proposito considerato che non conosceva nessun altro bambino di 8 anni interessato alla lettura. 

Con esitazione mi comprò il libro con la bellissima copertina. A mò di rimprovero mi disse ; "Vedi di farci qualcosa di utile anzichè lasciarlo lì come gli altri giocattoli!" Il libro in questione era  "La sfera di cristallo" di un certo RL Stine.


Scoprii in seguito che era una collana di libri "di paura" per ragazzini.

La sera, poco dopo essermi messa a letto, divorai il libro. Parlava di un'adolescente un pò sfigata che avrebbe fatto di tutto per realizzare i suoi desideri. Con un finale che avrebbe dovuto far paura ma che, già ai tempi mi fece ridere di gusto, andai dai miei genitori a dire ; "L'ho finito!!"

Venne fuori che questa passione non venne mai accantonata ma, anzi, la coltivo tutt'ora. Non c'è un giorno in cui non leggo qualcosa. Quando mi manca un libro leggo anche le etichette di un bagnoschiuma piuttosto che gli ingredienti di un certo prodotto. Ho sempre pensato che leggere sia fondamentale nella vita di ognuno di noi. 

D'altronde, ho sentito dire, un bambino che legge sarà un adulto che pensa. Pensiero che mi ha sempre accompagnato. Ho avuto un momento di "sbandamento" quando non riuscivo a trovare un libro che catturasse la mia attenzione, facevo molta fatica ad "immergermi" nella storia o nei personaggi. In quel momento le parole mi sembravano solo macchie nere e prive di senso.

Con il tempo la voglia di "scoprire" personaggi e posti nuovi è tornata e da lì non mi sono più fermata. Di recente ho letto "La Lalla" scritto da una mia cara amica, Stefania. 

Il libro, ambientato in una Milano degli anni 60, racconta la storia e le avventure di Mafalda Malinverni, conosciuta da tutti come "Lalla", che, rinchiusa, contro la sua volontà, dai figli in un ricco ospizio nel comasco, cercherà in tutti in modi di riconquistare la cosa che amiamo tutti quanti.

La libertà.

Ci riuscirà? 

All'interno c'è una frase che mi è piaciuta tantissimo...recita "se la vita non ti pone degli ostacoli,i limiti li poni tu,e noi i limiti possiamo porli lontano, molto lontano."

Mi piace perchè se pensiamo che un'attempata signora fa di tutto per tornare libera, noi perchè dobbiamo porci dei limiti? 

Nessun limite eccetto il cielo diceva qualcuno. 

Ed è vero. Il libro, che si legge in modo scorrevole e piacevole, vuole farci capire che siamo noi stessi padroni del nostro destino. 

Siamo noi che dobbiamo far di tutto per tenere il più lontano possibile i limiti e non farci intimorire da nulla e da nessuno. 

 E comunque vada...viva la vita!

 

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