BookCrossing...perchè no?
Un antico proverbio arabo recita "un libro è un giardino che puoi custodire in tasca". Da lettrice appasionata non posso che ritrovarmi d'accordo. Leggere, diffondere la cultura, l'arte, la musica, è tra i beni più belli e utili che possiamo ancora concederci.
Di sicuro non sono l'unica ad avere questo pensiero...di recente ho scoperto che l'iniziativa culturale "BookCrossing" ha spento 20 candeline questa primavera. Anche se la sua storia ha origini ancora più lontane. Già ai tempi del filosofo greco Teofrasto, che chiudeva i suoi scritti dentro bottiglie di vetro e le lanciava in mare per fargli raggiungere mete sconosciute, si parlava di una "biblioteca culturale" accessibile a tutti.
Nei secoli questo movimento non è stato dimenticato ma si è diffuso su scala mondiale. Queste "biblioteche urbane" vengono allestite in spazi dismessi. Tipo cabine telefoniche, piccoli locali adibiti, un tempo, ad altre funzioni.
In alcuni casi vengono costruite casette di legno attaccate a muri o pali della luce. In una cittadina di mare in Puglia un pescatore ormai in pensione e amante della lettura ha usato come supporto per questi libri una piccola barca.
Anche molti bar si stanno attrezzando con piccoli spazi di lettura dove i clienti prendono e si scambiano libri.
Il bookcrossing, che letteralmente significa “far viaggiare un libro”, permette sì di far leggere a più persone lo stesso libro ma lo scopo è quello di far “toccare” l’anima, seppur solo spiritualmente, a più persone.
Una delle caratteristiche di questa iniziativa è che oltre a prendere i libri, se ne possono portare altri per far sì che queste "biblioteche urbane" siano sempre pieni di volumi nuovi. A Sesto Rondo', periferia lombarda a 8,8 kilometri dal centro di Milano, è stato allestito un piccolo bookcrossing accessibile a tutti, in quello che era un vecchio deposito della ferrovia.
Umberto Eco sosteneva che "Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita; la propria. Chi legge, invece, avrà vissuto 5000 anni; c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito...perchè la letteratura è un'immortalità all'indietro."
Molto bello !!
RispondiEliminaLo consiglio
Eliminagrazie 1000!!!diffondiamo e rispettiamo la cultura!
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