L'arte di essere se stessi e non prostituirsi ad una fama effimera

Spesso sentiamo dire che “la fame aguzza l'ingegno” .

In questo caso potremmo dire che l’invidia, e l’ammirazione, hanno permesso a Pietro Fascio, disegnatore genovese di 35 anni, di arrivare dove è arrivato.

Seguendo una pagina di disegni di un noto caricaturista Pietro ha avuto lo stimolo per crearne una similare, ma con una identità propria.

Iniziando con qualche fumetto si è poi concentrato sulle caricature. Da  bambino la sua fonte di ispirazione erano le figurine dei calciatori Panini e le bambole create a loro immagine e somiglianza. Restava ore a fissare le espressioni di quelle bamboline e aspirava a disegnarne lui stesso.

La prima caricatura che ha partorito, e di cui ne va fiero, è quella di Morgan Freeman. Per farla ci impiegò diversi giorni ma ancora oggi, quando la riguarda, ne è orgoglioso perchè fu da lì, e con il supporto e l'amore della sua compagna, che gli arrivò la grande spinta. I suoi disegni sono tutti sviluppati a mano perchè Pietro adora sentire l'irregolarità del foglio sotto la sua matita una volta tracciata la prima riga. Pensa che disegnare, come scrivere per uno scrittore o comporre musica per un compositore, sia importantissimo perchè fa scaricare la tensione e lo stress, accumulato durante il giorno oltre ad essere un modo chiaro e personale per esprimersi con una propria ed univoca voce.

Dalle caricature, che sono state il mezzo con la quale ho avuto il piacere di conoscerlo (quella di Luca Ward, che è bellissima e anche molto ironica), sta oggi sperimentando alcuni progetti ad acquerello insegnando anche il mestiere a dei bambini  e imparando lui stesso altri metodi usando, per esempio, dei programmi appositi  sul computer.

Come Morgan Freeman gli ha dato la spinta sul cartaceo, la caricatura di Mick Jagger sul computer è un altro punto di partenza. Ciò non toglie che  la soluzione preferita resti per lui quella cartacea in quanto ritenuta più genuina e di impatto


Parlando di social, vetrina dei nostri tempi, Pietro afferma che
spesso un buon lavoro non corrisponde ad un buon riscontro di pubblico…questo perché spesso la gente è attratta più da un idea, da un meme o ancor peggio da un "caso umano" del momento piuttosto che da un prodotto personale come può essere un disegno, una canzone o una fotografia; in questo contesto afferma che sicuramente facendo ad esempio satira politica o religiosa potrebbe avere più reazioni da parte del mondo social ma lo ritiene un abbassarsi al mercato e a venir meno a certi princípi personali; adeguarsi a questa linea "prostituendo" una cosa personale come l’arte decisamente non gli interessa e preferisce andare avanti seguendo una sua linea e tenendosi stretto i suoi follower (ad oggi più di 2000) che lo apprezzano per quello che è e permettendogli di andare a dormire con la coscienza a posto".


Cordiale e con una mano vellutata mi ha lasciato un’ottima impressione. Adoro i suoi lavori, che dalle caricature sono passati a veri e propri ritratti, e gli auguro di riuscire ad emergere in maniera giusta e in linea con i suoi principi. 
Per poterli ammirare potete segure la sua pagina Facebook https://www.facebook.com/pietrofascioart


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