Cin Cin in buona compagnia!
William Shakespeare, famoso drammaturgo inglese, sosteneva che “Una pinta di birra è un pasto da re.”
Questo nuovo articolo, come avrete forse capito, parlerà della bevanda alcolica più longeva e famosa al mondo.
La sua nascita avviene nel Settimo Millennio Avanti Cristo, in Mesopotania, scoperta casualmente da una donna appartenente alla civiltà dei Sumeri. Sempre in Mesopotania nasce poi la professione di birraio.
Il “Codice di Hammurabi” condannava a morte chi non rispettava i criteri di fabbricazione della birra, come ad esempio l’annacquarla, e chi apriva un locale di vendita senza un’autorizzazione da parte dei tutori dell’ordine pubblico.
Molto prima della rivoluzione industriale, questa bevanda che viene paragonata al pane per l’uso dello stesso tipo di ingredienti nella fabbricazione, e cioè frumento, mais, riso, orzo, ovviamente fermentati, era principalmente fatta in casa e venduta in strada su scala domestica.
Pur non avendola, ahimè, mai bevuta, (sono una delle poche persone al mondo a cui la birra non piace!) la sua storia mi ha talmente appassionato che ho deciso di rivolgermi ad un mio vecchio conoscente, il caro Marcello, che mi ha delucidato su questa antica bevanda così ricca di gusto e di storia.
Ecco cosa mi ha raccontato:
Ciao Marcello, come stai? Ho visto che ti sei lanciato in una nuova avventura.
Ciao Margherita, bene dai. Sì, dopo 10 anni di musica con RockGarage.it ho deciso di cambiare un po’ e seguire un’altra mia passione.
Cosa ti ha spinto ad entrare nel mondo della birra?
La passione per la birra viene da lontano, intorno al 2005-2006. Da ragazzo non bevevo mai la birra, poi provai una birra belga e da lì ho iniziato a volerne conoscere il più possibile. Assaggio circa 100 birre diverse l’anno e ho capito che è un mondo estremamente variegato. Sapori, gusti, ingredienti, sperimentazione…tutto è molto diversificato. Molte persone pensano che le birre siano tutte uguali e da qui è nata la mia idea: raccontare le birre e far capire che ogni birra ha il suo carattere in modo che ciascuno possa scegliere in maniera più consapevole la propria birra preferita. Basta sentir dire: “dammi una media”. E poi noi siamo fortunati, già al supermercato ci sono decine e decine di varietà diverse.
La produci tu o sei un rivenditore?
Al momento nessuna delle due, la pagina Instagram @LeBirreDelSuper è nata per fare informazione e cultura brassicola, cioè sul mondo della birra. Però ho creato alcuni gruppi di acquisto birre su Milano in modo da sfruttare delle offerte on line, supportare alcuni birrifici artigianali italiani e stranieri e risparmiare sulle spese di spedizione. Ho creato anche l’hashtag #lasaisceglierelabirra per aiutare le persone a scegliere la birra giusta quando si trovano in un Supermercato.
Sei in attività da solo o con qualche tuo amico?
È una passione personale e il progetto lo seguo io personalmente.
Essendo un animo rock pensi che la birra ha lei stessa un'anima rockeggiante?
La musica rock e il mondo della birra sono estremamente connessi. Se vai ad un concerto rock è impossibile non vedere uno spettatore con una birra in mano. Nei festival europei poi il consumo di birra è incredibile, in pochi giorni di concerti il pubblico beve centinaia di ettolitri di birra. Ma non per volersi ubriacare a tutti i costi, piuttosto perché la birra è un modo per festeggiare! Certo, l’alcol non fa bene alla salute ma se pensi che la birra contiene meno alcol del vino e molto meno alcol dei superalcolici…inoltre la birra è una bevanda creata per lo più con ingredienti naturali. Per capirci, fa molto più male alla salute una qualsiasi bevanda gasata (eccetto l’acqua) che è in commercio che non una pinta di birra.
Secondo te birra e cultura sono un buon abbinamento?
Assolutamente sì, ormai accanto a birre industriali (quelle dei marchi noti) esistono centinaia e centinaia di birrifici artigianali indipendenti che cercano di differenziarsi con tanta ricerca e innovazione. In più si sperimenta molto con ingredienti nuovi e con luppoli diversi, quindi alla base c’è una ricerca e diffusione culturale che stimola molto le persone curiose come me. Ma se si è curiosi si può scoprire grandi sapori anche provando diverse birre industriali. Cultura secondo me significa curiosità, voglia di scoprire, quindi sì anche quello della birra è un mondo tutto da scoprire!
E se i diversi tipi di birra hanno un animo rock, con chi abbineresti i vari colori della stessa, e cioè: scura, rossa o bionda?
Bella domanda! Esiste un libro dal titolo “A suon di pinte” scritto da Luca Modica che parla proprio degli abbinamenti tra musica e birre. È chiaro che quando si guarda una birra color rubino o anche una birra color cioccolato si pensa subito all’Irlanda e quindi a tutto il folk che arriva da quelle parti. La chiara invece fa venire in mente i Paesi dell’Europa continentale (ad esempio la Germania) e quindi al rock e al classic heavy…insomma c’è da sbizzarrirsi.
Grazie Marcello, allora dove possiamo trovare i tuoi consigli sulle birre?
Grazie a te, potete trovarmi sulla pagina Instagram @LeBirreDelSuper. Seguitemi per scoprire nuove birre e storie fresche ogni giorno!
Alla salute! Allora.
E a presto a tutti voi.
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