Quelle come me...serata dedicata ad Alda Merini.


Dei professori di lettere, ho imparato a mie spese, non ci si può mai fidare. Lo stesso pensiero viene espresso nel celebre film “Notte prima degli esami”, che racconta, in chiave più o meno ironica, l’ultima settimana di scuola prima della temuta prova di maturità.

Alla vigilia della prova di italiano il  professore consiglia ad un alunno di prepararsi bene su Giacomo Leopardi.

Alla prova effettiva, con sguardo sadico, gli dice invece di parlare di Giosuè Carducci.


Con  profonda sorpresa del profesore l’alunno non sbaglierà una virgola della biografia e delle opere del poeta.

Lo stesso episodio è successo anche a me. Essendo particolarmente interessata e appassionata alla vita e alle opere di Oscar Wilde, la mia professoressa mi aveva suggerito di ripassare bene l’illustre scrittore inglese.


A sorpresa il giorno dell’esame orale, il momento penso più temuto e traummatico di ogni studente, mi ha chiesto invece di una poetessa contemporanea italiana: Alda Merini. Molto amata dalla mia professoressa, ma non altrettanto da me.

Nonostante siano passati ormai molti anni, ricordo il mio stupore e la malsana idea di voler impiccare la mia professoressa a testa in giù. Ma passato quel momento, ho iniziato a parlare e come l’alunno del film,  non mi sono più fermata.


Con il tempo questa poetessa meneghina, immortalata sempre con una sigaretta  tra le labbra, ha continuato ad essere una figura astratta, poco presente nei miei pensieri. Anche se ho continuato a raccontare a tutti il mio fortunato esame di maturità.

Alda Merini è tornata poi  nei miei pensieri quando, diversi anni fa, ho conosciuto quello che pensavo fosse il mio VERO AMORE.

Tra di noi si parlava di tutto e, una volta, è venuto fuori anche il pensiero della poetessa milanese.

Finita la mia storia, e dopo aver versato non so quante lacrime, ho cominciato a leggere qualcosa di più su questa bizzarra, quanto profonda e interessante poetessa.


Alcuni dei suoi versi riescono a rappresentare in pieno il mio stato d’animo.

Di recente sono stata invitata alla rappresentazione della piéce  teatrale, con lettura delle sue più famose poesie, dal titolo “Quelle come me...omaggio ad Alda Merini”.

Patrizia Martini,  la creatrice e la curatrice dell’opera, nonchè cara amica della mia famiglia, fa parte del Sindacato Pensionati Italiani SPI CGIL Novara VCO, cittadina dell’hinterland piemontese. Dopo anni di ricerca approfondita sulla poetessa meneghina e incontri con una delle quattro figlie, Patrizia ha deciso di omaggiare Alda Merini portandola a teatro e, con la presenza delle altre donne del comitato, raccontarne in versi la sua drammatica vita e le sue innumerevoli opere.


Ascoltando quel tragico racconto, pieno comunque di amore e di passione per la vita, sono riuscita finalmente a capire il perchè la Merini piaccia a così tante persone.

È una poetessa molto fisica, viscerale, cruda per certi versi, capace di raccontare con parole chiare la sua tremenda verità, e lo fa con la passione di chi sa amare, giocare, cantare,  nonostante il destino sia stato così duro con lei.

Un consiglio: leggete almeno una delle raccolte di poesie di Alda Merini, capirete che la vita, pur nella sua tragicità, val comunque la pena di essere vissuta.

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