Una bustina di zucchero particolarmente...culturale!
Può una semplice bustina di zucchero diventare la protagonista della mia nuova intervista?
La risposta è sì! Per chi non lo sapesse sono amante del caffè da molti anni, non ho un bar di riferimento, ma quando ordino un caffè, o un ginseng, lo ordino amaro con la vaga illusione che, senza zucchero, mi posso poi ritrovare con un fisico mozzafiato. Ovviamente non tutti i baristi lo sanno e, di conseguenza, mi porgono la tazzina con tanto di bustina.
In questo caso è però capitato che il barista, non ancora soggetto delle mie pazzie, portasse delle bustine diverse dal solito. Certo erano normali bustine di zucchero, che, come spesso mi capita, porto a casa servendomene per preparare degli altri dolci o servendole a chi, a differenza mia, vuole quel pizzico di dolcezza in più nella sua bevanda. Osservando bene queste bustine noto che hanno disegnati sopra dei piccoli omini stilizzati e degli aforismi. Sono corsa al bancone e ho chiesto all’incredulo barista se potessi prenderne altre con sopra disegnate queste piccole opere d’arte.
Alla sua risposta affermativa ne ho prese quattro, che è il mio numero preferito. Tornata a casa mi sono precipitata sul computer per cercare la mamma, o il papà, di questi piccoli capolavori che portano il nome di Lilybris. Ho scoperto che l’artista si chiama Cecilia Roda, vive a Modena, città da me molto amata, ed è un’illustratrice. Ecco cosa mi ha raccontato
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- 1. Come è nata la passione per il disegno e l’illustrazione?
Da piccola disegnavo, sempre; disegnare mi permetteva di rendere concreto il mio immaginario, trasformarlo, abitarlo di colori ed emozioni. Ho tanti disegni – fortunatamente – dei miei primi anni di vita: la mamma e il papà, il circo (che amavo tantissimo), Biancaneve e la Regina… Disegnare, come cantare, ballare e qualunque altra forma espressiva, ti permette di esserci, di esprimerti per quello che sei. Lilybris, invece, è nata nel 2014 ed è nata per caso o, meglio, per gioco: piccoli omini disegnati su foglietti che piano piano si sono stanziati, occupando lo spazio dentro (e fuori) di me.
- 2. Qual è un tema che hai particolarmente a cuore?
L’amore, in senso macro: l’amore per se stessi, l’amore per l’altro, l’amore per gli animali e per la natura; l’amore per la libertà e l’uguaglianza, l’amore per le differenze. Tanti, quando si parla di “amore”, pensano unicamente alla sua versione romantica, a un grande cuore capace di riempire il foglio bianco. Ma l’amore è un sentimento che significa molto di più, che riesce a toccare diversi aspetti della nostra vita. Ti dico l’amore perché penso che si sia un po’ perso come valore: è tutto così veloce, volatile, ci si annoia e distrae facilmente; invece, l’amore richiede e ci insegna il tempo, la costanza, il continuo lavoro su se stessi.
- 3. Cosa ne pensi che le tue opere d’arte siano stampate su delle bustine di zucchero?
Quando l’azienda mi ha contattato sono stata felicissima! Essere sulle bustine di zucchero significa avere l’occasione di trasferire la dolcezza e la profondità di Lilybris non solo al gusto ma anche, soprattutto, al cuore delle persone.
- 4. Pensi che ci sia ancora bellezza nel mondo o sta diventando sempre più un mondo effimero, con mode passeggere?
Penso che la bellezza ci sia, ma che abbia sopra di sé molte coperte. Diventa come una caccia al tesoro e per trovarla bisogna scavare, insistere, tagliare, decidere, discernere. Vedere oggi la bellezza è molto più complesso perché troppo spesso associamo questo concetto a un mero parametro estetico, di apparenza (sei bella, sei bello); mentre la bellezza è un’idea che va oltre il corpo, entra nella mente ed è tra le cose che ci circondano. La bellezza è un tramonto, il sorriso di un bambino, un atto di gentilezza. Se sapessimo riconoscere questi piccoli attimi di bellezza, ci accorgeremmo di quanta ne abbiamo intorno ogni giorno.
- 5. Si parla spesso di salute mentale. Pensi che gli insegnanti, la politica, ect debba fare di più per sensibilizzare questo argomento oppure no?
- 6. C’è un episodio che ti ha colpito maggiormente da quando fai questo lavoro?
Resto sempre particolarmente colpita dai messaggi che ricevo: tante persone si raccontano su cose molto intime e private. Capita che pubblico un disegno e qualcuno mi scrive per raccontarmi qualcosa, un’esperienza, un sentimento, una paura. Questo è incredibile: un grandissimo atto di fiducia e libertà. Leggere ciò che certe persone mi affidano mi fa sentire che sono sulla strada giusta.
- 7. L’emozione che manca di più ai più giovani di oggi qual è secondo te?
La noia. Non tolleriamo più di annoiarci, dobbiamo avere tutto e subito, dobbiamo avere risposte nel più breve tempo possibile. Soprattutto i giovani, che fin da piccoli vengono sovra stimolati e abituati alla tecnologia smart, difficilmente provano la noia, sentimento che, quando ero piccola ho vissuto, e non di rado. La noia è capace di farci pensare, di farci venire le idee, ci rende ancora più vivi e reattivi al mondo circostante.
- 8. Il tuo messaggio per rendere questo mondo più bello?
Questa è difficile. Direi “sorridi”: è facile, non costa niente, ma ha il potere di cambiarti la giornata (e spesso di cambiarla anche agli altri).
Come potete vedere da un semplice caffè è venuto fuori un’altra bellissima intervista ad una persona speciale che, nel suo piccolo, cerca di rendere il mondo un posto migliore!
Cara Cecilia grazie per le bellissime parole, per il tempo dedicato a me e a Pasticcio Di Rapanelli, e speriamo di vederci presto a Modena!
E voi altri non siate timidi...se volete scoprire il mondo di Lilybris potete seguirla sulla sua omonima pagina Facebook, o su Istagram, sempre con il nome di Lilybris!
A presto!
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